Morfina

COS’È LA MORFINA?

La morfina si presenta come bianca, soffice, sotto forma di cristalli vellutati, masse cubiche di cristalli, o come polvere bianca cristallina; è solubile in acqua e scarsamente solubile in alcol.

La morfina fu isolata per la prima volta nel 1804 dal farmacista tedesco Friedrich Wilhelm Adam Sertümer, che l’ha nominata “morphium” dal nome del Dio greco dei sogni Morpheus. Il suo uso tuttavia non si diffuse fino allo sviluppo dell’ago ipodermico (1853). Veniva usata per il sollievo dal dolore e come “cura” per la dipendenza da alcol e oppio. Il suo ampio uso durante la Guerra Civile Americana ha avuto come risultato più di 400.000 vittime della “malattia del soldato” (dipendenza), sebbene alcuni credano che questa sia un’informazione sbagliata.

GLI EFFETTI DELLA MORFINA

La morfina, un narcotico, agisce direttamente sul sistema nervoso centrale. Oltre ad alleviare il dolore, gli effetti della morfina danneggiano le prestazioni fisiche e mentali, allevia paura e ansia e produce euforia. Essa inoltre diminuisce la fame, produce costipazione e solitamente riduce la pulsione sessuale; nelle donne potrebbe interferire col ciclo mestruale. Gli effetti euforici della morfina possono creare un’alta dipendenza.

Alcuni effetti sono:

• sollievo dal dolore
• indebolimento delle prestazioni fisiche e mentali
• alleviamento della paura e dell’ansia
• euforia
• diminuzione dell’appetito
• dipendenza fisica e psicologica sviluppata con rapidità
• sviluppo di tolleranza alla sostanza

SINTOMI DELL’ASTINENZA DA MORFINA

• nausea
• forte lacrimazione
• sbadigli
• brividi
• sudori
• irrequietezza
• totale scomparsa dell’appetito
• scosse muscolari
• forti contrazioni muscolari con vomito e diarrea
• innalzamento della pressione arteriosa
• aumento del ritmo respiratorio
• aumento del battito cardiaco

La morfina supera la barriera creata dalla placenta e i bambini che nascono da una madre che fa uso di morfina sono in astinenza.

L’auto-disintossicazione da morfina può essere molto pericolosa. L’astinenza può causare traumi fisici ed emotivi che comprendono infarto, attacco di cuore e persino la morte.

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